Cosa succede se a un lavoratore viene comminato un provvedimento disciplinare senza che gli venga prima contestato l'addebito?
La risposta la si può trovare nella sentenza n. 5059/2020 del Tribunale di Roma, Sezione Lavoro.
Quest'ultima esclude che tale mancanza si risolva soltanto in un vizio procedimentale.
Secondo il Tribunale, la contestazione di addebito è elemento imprescindibile, posto che è su quest'ultima che viene valutata la sussistenza o meno del fatto addebitato ed in essa indicato.
La sua mancanza , quindi, determina l'insussistenza stessa del fatto addebitato.
Tale argomentazione, nel caso in esame, ha consentito al Giudice di accordare al lavoratore illegittimamente licenziato la tutela reintegratoria di cui all'art. 3 c. 2 D.lgs. 23/2015.
La risposta la si può trovare nella sentenza n. 5059/2020 del Tribunale di Roma, Sezione Lavoro.
Quest'ultima esclude che tale mancanza si risolva soltanto in un vizio procedimentale.
Secondo il Tribunale, la contestazione di addebito è elemento imprescindibile, posto che è su quest'ultima che viene valutata la sussistenza o meno del fatto addebitato ed in essa indicato.
La sua mancanza , quindi, determina l'insussistenza stessa del fatto addebitato.
Tale argomentazione, nel caso in esame, ha consentito al Giudice di accordare al lavoratore illegittimamente licenziato la tutela reintegratoria di cui all'art. 3 c. 2 D.lgs. 23/2015.